X-Files [1993 - 2002]

di Chris Carter con Gillian Anderson, David Duchovny

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Reppy
     
    .

    User deleted


    Cosa si può dire di questa serie a parte che ha rivoluzionato il modo di fare serie TV? Ha dato un taglio qualitativo maggiore e quasi cinematografico alle per la TV e negli anni è stata molto copiata. E' stata definita l'erede morale di Twin Peaks, altra grandissima serie che purtroppo ha visto la sua fine dopo solo 2 stagioni.
    La serie racconta le investigazioni degli agenti dell'FBI Fox Mulder e Dana Scully. Entrambe giovani agenti molto brillanti. Il primo si è buttato anima e corpo in un ramo dell'FBI snobbato da tutti, i cosiddetti X-Files, casi irrisolti che agli occhi di molti potevano sembrare spazzatura a causa della loro natura legata al paranormale. Le sue motivazioni sono anche personali e risalgono alla sua infanzia, quando sua sorella venne rapita e, dopo una sessione di ipnosi regressiva che ha portato a galla ricordi inquietanti, si è convinto che sia stata rapita dagli alieni. Lei è invece una giovane laureata in medicina che ha deciso di non praticare il mestiere ma di realizzare se stessa lavorando per il Bureau. Viene affiancata a Mulder per la sua istruzione scientifica, per valutare la validità e i metodi investigativi del collega. Le storie vengono raccontate dal punto di vista dell'agente Scully che si contrappone con la scienza alle teorie fantasiose di Mulder. Con il tempo i due diventeranno sempre più affiatati, e mentre Scully riuscirà ad aprire gli occhi su alcune cose, non perderà mai il suo occhio critico e scientifico che aiuterà Mulder a tenere i piedi per terrà.
    I due si ritrovano ad affrontare casi di tutti i tipi. Da leggende come i lupi mannari, agli alieni a creature del tutto originali in grado di risvegliare ansie e incubi negli spettatori.
    Le puntate si dividono in due tipo.

    L'arco mitologico (che oltretutto parte a causa di un 'incidente'... quando Gillian rimase incinta): sono tutte puntate legate tra loro che affrontano l'argomento della cospirazione governativa per nascondere la verità sull'esistenza degli alieni. Con il tempo la vicenda diventerà sempre più intricata e avrà un'espansione a livello mondiale. Queste sono le puntate in cui i personaggi crescono di più, in cui i rapporti si modificano e nuovi personaggi entrano nel mondo del telefilm.
    I cosiddetti Monster of the Week sono invece le investigazioni singole in cui i due agenti si troveranno ad affrontare un mostro o una situazione specifica. Sono gli episodi in cui gli autori, ovviamente, hanno avuto più possibilità di sbizzarrirsi tirando fuori sia episodi estremamente cupi che episodi molto divertenti e comici.

    Non mi dilungo poi in tutta la dinamica Mylder & Scully perchè potrebbero volerci pagine e pagine per parlarne. Ma diciamo che è stata una delle coppie a scatenare di più le fantasie shipper e pribabilmente, anche quella che ha fatto soffrire e agonizzare di più quelli che si sono trovati a tifare per una storia tra i due. Sono nella leggenda della TV l'intensità degli sguardi tra i due. Come disse una volta Gillian Anderson, anche il solo sfiorarsi delle mani tra Mulder e Scully equivale al fare l'amore di qualsiasi altra serie. E la cosa è assolutamente vera. In ogni sfiorarsi, in ogni sguardo, c'era qualcosa di magico ed elettrico. Questo dovuto anche alla grandissima alchimia tra Gillian e David che insieme hanno lavorato straordinariamente.



    Vi lascio anche un post che avevo lasciato sul blog questa estate quando ero assorbita dalla visione del telefilm.

    QUOTE
    Cominciai a guardarla con regolarità dalla quarta/quinta stagione, quindi verso il 1998, quando avevo 13 anni. Il primo episodio che ricordo di aver guardato è El mundo gira, la undicesima puntata della quarta stagione. E’ la prima di cui ricordo il momento preciso il cui l’ho vista, ricordo che ero sdraiata sul letto dei miei in sala. Dalla stagione dopo cominciai anche a registrare le puntate. Da lì fu vero amore, cominciai a guardarlo ogni settimana e a guardare anche le repliche quando lo trasmisero nuovamente, per vedere cosa mi ero persa.
    Quando finì la serie, piansi. Lo so che sembra una cosa stupida e da bambini, ma ero talmente affezionata ai personaggi che pensavo/speravo che la serie sarebbe andata avanti per sempre, che sarei diventata vecchia seguendo le loro avventure. Desideravo che fossero reali. E invece… arrivò la fine e io piansi.
    Ma perché questa serie mi è rimasta così dentro?
    Beh in realtà non è solo una mia prerogativa. La serie, sin dalla sua uscita, fece un enorme successo in tutto il mondo, divenne un cult seguito da milioni di spettatori e ancora oggi i suoi accaniti fan festeggiano annualmente il giorno della messa in onda del Pilot.
    Quello di X-Files è un Pilot decisamente riuscito. I personaggi risultano subito interessanti come anche il rapporto che li lega, i vari intrighi che iniziano subito a delinearsi. Più che il Pilot di una serie televisiva, sembrava un piccolo film. In ogni cato, tutto quello che sarebbe stato X-Files, soprattutto nell’arco mitologico, si poteva assaporare già da quel primo episodio.
    La serie è infatti composta da due tipologie di episodi. Quelli che vengono definiti Mitologigi e gli Stand Alone. I primi sono gli episodi che compongono il filone dedicato agli alieni, alla cospirazione governativa per la preparazione alla colonizzazione ecc. ecc.
    Gli Stand Alone sono invece quegli episodi in cui Mulder e Scully si ritrovano a seguire un caso specifico. Il mostro del giorno insomma.
    Nonostante sia nell’arco mitologico che i protagonisti si evolvono e si arricchiscono maggiormente, si avvicinano e instaurano relazioni, si vedono apparire e scomparire personaggi di rilievo, io ho sempre avuto una preferenza per gli Stand Alone, per i casi singoli e per la caccia ai mostri. Quasi tutti i miei episodi preferiti sono di questa categoria. In questa categoria ricadono anche alcuni episodi più divertenti e tendenti alla commedia, episodi che molti fan hanno finito con l’adorare, compresa me. Provate a guardare qualche episodio come Sygyzy, Jose Chung’s From Other Space o How the ghosts stolen Chistmas. Sono tutti episodi straordinari e molto divertenti che sono riusciti a dare un bel tocco alla serie, rendendola capace di ogni cosa. La forza di episodi di questo tipo era la combinazione tra la situazione spesso assurda e la serietà del metodo investigativo dei protagonisti. Questo contrasto riusciva a rendere ancora più comica la situazione.
    Molto ha fatto anche il taglio decisamente cinematografico e l’uso di effetti speciali che per i tempi erano molto avanzati. La fantasia degli autori e le ricerche hanno regalato episodi, creature, e vicende appassionanti. Gli sceneggiatori e i registi che si sono alternati hanno dato il meglio e ottenuto il meglio. David stesso ha scritto e diretto alcuni episodi, soprattutto legati all’arco mitologico. Gillian si è occupata invece di uno solo degli episodi, sia come sceneggiatura che come regia, che merita di essere menzionato perché è uno degli episodi più belli della serie, o almeno uno dei miei preferiti, sia come storia che come regia (l’episodio si intitola All Things).
    Le prime stagioni in quanto ad atmosfera, rimangono imbattibili. Fino alla quinta stagione la serie fu girata in Canada, a
    Vancouver, che forniva delle locations meravigliose per quanto riguardava gli esterni, e un’atmosfera naturalmente cupa. Molti episodi sono oscuri e tenebrosi con scene illuminate principalmente dalle torce usate dai personaggi, cosa che rendeva tutto estremamente coinvolgente e inquietante. Con il passare degli anni, la serie ha iniziato a calare di tono. Ma non quel calo mostruoso che spesso colpiscono le serie molto lunghe.
    Fino alla quinta serie è stato tutto completamente perfetto, a parte un paio di episodi non molto belli. La sesta e settima stagione sono state caratterizzate da un alleggerimento di toni. La serie è rimasta comunque molto interessante e ben fatta ma aveva perso un po della sua atmosfera agghiacciante ma è rimasta ad un ottimo livello con picchi in alcuni episodi, anche se sono aumentati gli episodi tendenti alla commedia. Le ultime due stagioni, che hanno visto la scomparsa e la ricomparsa di Mulder, sono considerate le più brutte, anzi molti hanno considerato morta la serie dalla scomparsa di Mulder. In effetti la serie si reggeva molto sulle sue convinzioni e motivazioni. Ma per me è stato un piacere continuare perché, come dicevo, ho amato un sacco i nuovi personaggi, e alcuni tra i miei episodi preferiti sono proprio in queste serie (Medusa per esempio).
    Ma cosa ha reso ancora più speciale questo telefilm oltre alle storie? Ovviamente sono loro, Mulder e Scully. Sono due personaggi estremamente carismatici. Lui è ‘lo spettrale’, sempre aperto alle spiegazioni più fantasiose, a guardare oltre, sempre con il naso puntato per aria. Lei è la scettica, la dottoressa che cerca in ogni caso di trovare delle risposte nella scienza, che non si vuole aprire alle possibilità estreme neanche quando ci va a sbattere contro. E poi c’è lo speciale rapporto che ha sempre legato questi due personaggi. La loro relazione velata, fatta di sguardi e piccoli tocchi. Il loro sfiorarsi le mani aveva una maggiore intensità di qualsiasi scena d’amore in un altro programma. La loro storia era così intensa che ogni sguardo parlava della loro reciproca devozione, del rispetto e dell’amore che li univa. Molti avevano paura che una relazione tra i due personaggi sarebbe stata d’intralcio alla serie, che sarebbe dovuta focalizzarsi solo sui casi. Inizialmente le cose furono così. Quasi ogni accenno alle vite private fu eliminato. Ma era impossibile non far nascere qualcosa tra due personaggi stretti da un così forte legame. La loro dipendenza reciproca. E così si sono iniziati a vedere tutti quei piccoli gesti e quegli sguardi che hanno tormentato tutti noi fans della coppia. Ogni volta che le loro mani si toccavano, i nostri cuori sobbalzavano. Abbiamo agonizzato anni prima di vedere almeno un bacio. Ma nonostante tutto, la loro relazione, almeno sullo schermo, non fu mai molto fisica eppure fu una delle più intense mai viste. In alcuni sguardi si poteva sentire tutta la carica emozionale che si trascinavano dietro e tutta la potenza dei loro sentimenti non espressi. Un legame di una intensità così rara, che almeno per quello che ho visto io, non è stata eguagliata in nessun’ altra produzione.
    Tutta questa magia è da attribuire a David Duchovny e Gillian Anderson, i due interpreti dei protagonisti della serie. Il primo, seppur non abbia mai avuto una grandissima espressività, entrava perfettamente nel personaggio. La seconda ha lavorato egregiamente e reso affascinante un personaggio a cui inizialmente i produttori avevano intenzionalmente evitato di dare un’aria seduttiva. Ma col tempo il personaggio è cresciuto diventando quella che era. E l’espressività di Gillian l’ha resa stupenda. Tra i due attori c’era un’alchimia che non ho visto in altre coppie della TV. Anche secondo gli addetti ai lavori, i due si intendevano perfettamente sul set, e come i loro personaggi, riuscivano a comunicare anche solo attraverso gli sguardi. Erano in una sintonia perfetta e a volte, messi davanti la camera, era come se il resto scomparisse e il tempo rallentasse. Tutti riuscivano a sentire la intensissima vibrazione e la carica che scorreva tra i due e che veniva trasmessa ai loro personaggi. Anche i due attori hanno dichiarato che c’era questa specie di magia tra di loro… ogni volta che erano insieme, c’era qualcosa.
    Questo ha fatto partire un sacco di discussioni sul fatto che ci fosse stata o meno una relazione tra David e Gillian. Io stessa a volte me lo sono domandata. Ma l’importante era che, come disse anche Chris Carter, creatore della serie, questa speciale energia che scorreva tra i due attori fu una manna dal cielo per la produzione.
    Poi arrivò il giorno in cui David decise di lasciare la serie. A partire dall’ottava stagione inizia ad apparire in meno episodi fino a sparire completamente durante la nona stagione per riapparire solo sul finire della serie. Comunque una grossa fetta di quello che appassionava tante persone era andata via. Per mia fortuna io ho anche adorato i due nuovi acquisti della serie, l’agente Doggett, impersonato da Robert Patrick che forse alcuni di voi si ricorderanno in Terminator 2, il cattivone liquido, e l’agente Reyes, interpretata dalla grandissima Annabeth Gish che mi è particolarmente piaciuta. L’agente Doggett, nonostante la sua presentazione non sia stata la più positiva, si capisce già dalla prima puntata che la sua fedeltà non va a chi ha sempre cercato di ostacolare Mulder e Scully, ma va al suo lavoro. E’ un uomo a volte ruvido e duro ma è dotato di un fortissimo senso della giustizia e anche se magari non riesce a credere o non vuole credere alle spiegazioni possibili di quello che vede, non rinnega i fatti. L’agente Reyes invece è una donna molto positiva ed estremamente pacifica, specializzata in delitti rituali e simili, che è sempre stata molto affascinata dagli X-Files. Crede anche di possedere delle capacità extrasensoriali ma in ogni caso ha una fortissima empatia verso gli altri ed appare subito come una persona genuina. Questo duo si presentava al contrario di quello precedente, con lei disposta a credere, e lui scettico, non perché fosse uno scienziato o simili, ma perché semplicemente non credeva e non voleva credere. E accanto a loro c’era sempre l’agente Scully. Molti dissero che con la scomparsa di Mulder la serie aveva perso tantissimo e probabilmente fu così. Ma Mulder non se n’è mai andato veramente. La sua presenza continuò ad aleggiare fino al suo ritorno nella nona e ultima stazione. Nel frattempo, gli X-Files dovevano pur essere portati avanti no?
    Insomma, l’ho amato dall’inizio alla fine. Ci ha regalato dei mostri assolutamente memorabili e soprattutto dei grandissimi personaggi che ho amato profondamente (perfino l’uomo che fuma). Ho amato alla follia Mulder e Scully soffrendo per la loro relazione, e gioendo per ogni loro piccolissimo momento di intimità. E alla fine di tutto, ero distrutta. X-Files rimarrà per sempre la mia serie preferita come Mulder e Scully rimarranno la mia coppia preferita e Gillian e David la coppia di attori meglio assortiti e con l’alchimia maggiore che abbia visto.

     
    Top
    .
0 replies since 2/12/2012, 10:06   26 views
  Share  
.